Milano, 11 gennaio 2022 – Sembrava impossibile ma è stato raggiunto l’accordo tra Carrefour Italia e sindacati sul piano di incentivazione all’esodo, di non opposizione al licenziamento e sulla tutela delle condizioni di lavoro dei dipendenti che saranno coinvolti nella cessione o nello sviluppo del franchising. L’accordo tra l’azienda e le federazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, segna il ripristino delle relazioni sindacali e l’avvio di una nuova fare di gestione del piano di rilancio della multinazionale in Italia.
In particolare, sono stati firmati due distinti accordi che sanciscono “la lotta al dumping contrattuale e ai contratti pirata” e la comune volontà di concordare gli organici minimi nei punti vendita in gestione diretta, utili ad assicurare condizioni di lavoro di qualità e assistenza adeguata al cliente.
L’esubero, ridotto a 719 dipendenti dai 769 iniziali, sarà gestito unicamente con il criterio della non opposizione a fronte di un incentivo all’esodo.
Le vie della riqualificazione
L’intesa prevede percorsi di riqualificazione interna del personale o di ricollocazione presso terzi. Innovativo l’approccio sul tema del franchising in vista della cessione di 106 negozi della rete vendita a terzi operatori commerciali nel 2022. L’accordo, il primo siglato nel settore della distribuzione commerciale, impegna Carrefour a vincolare nei contratti stipulati con i franchisee all’applicazione dei Ccnl sottoscritti da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, al rispetto delle normative su salute e sicurezza e a prendere i provvedimenti necessari per evitare qualsiasi forma di corruzione.
Nel caso in cui vengano ceduti o affittati a terzi operatori punti vendita a gestione diretta, continuerà ad essere applicata la contrattazione integrativa aziendale e saranno riconosciute in continuità la rappresentanza e le agibilità sindacali. Sono previsti inoltre dei momenti di monitoraggio per l’andamento della rete franchising, informazioni preventive all’apertura di procedure di cessione di rami e la responsabilizzazione di Carrefour qualora le organizzazioni sindacali denuncino il mancato rispetto delle normative da parte del franchisee.
Stop alle cessioni
L’impresa si è inoltre impegnata a non prevedere ulteriori affidamenti di attività a terzi. Importante passaggio questo finalizzato ad evitare che il personale Carrefour interessato dai processi di mobilità incentivata possa essere sostituito da personale esterno.
“Un passo importante per gestire un piano di ristrutturazione problematico per le ricadute sull’occupazione” commentano i sindacati al termine della trattativa, sottolineando come, per quanto riguarda il franchising e la lotta ai contratti pirata, su richiesta delle organizzazioni sindacali, Carrefour Italia si impegna a inserire clausole contrattuali con gli affiliati in franchising che porti gli stessi ad applicare ai loro dipendenti i contratti collettivi nazionali di lavoro sottoscritti da Filcams, Fisascat e Uiltucs.
Argine al dumping
“Sulla base di nostre valutazioni – commenta il segretario generale aggiunto della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice – abbiamo calcolato che per i lavoratori con una retribuzione annuale lorda di 25mila euro l’incentivo all’esodo potrebbe arrivare a 41mila euro se la scelta di fuoriuscire fosse formalizzata entro i primi 60 giorni dalla sottoscrizione dell’intesa, a cui va naturalmente aggiunto il trattamento Naspi a cui il lavoratore ha diritto”.
“Per quanto riguarda le condizioni di lavoro nell’ambito del franchising, con la sottoscrizione di un accordo dedicato – ha concluso il sindacalista – si è creato un precedente importante. Arrivando a definire con il maggior franchisor del nostro Paese un argine alla contrattazione in dumping”.
Gli altri articoli:
Carrefour torna nel mirino di Auchan. Questa volta con l’aiuto dei fondi di private equity
Non ci sarà nessuna integrazione, neanche tecnologica, tra Carrefour e Auchan
Carrefour al bivio: exit strategy o rilancio con il franchising?
La voglia di crescere di Carrefour: proposta di nozze per Auchan
Bernard Arnault cede la partecipazione in Carrefour dopo 14 anni
La cura dimagrante di Rabatel: a Thiene Carrefour lascia a iperTosano
Bennet rileva l’iper di San Giuliano. Per Carrefour modello ultralight o fuga morbida dall’Italia?
La cura dimagrante di Rabatel: a Thiene Carrefour lascia a iperTosano
Il piano di razionalizzazione di Carrefour: il 31 maggio chiude il punto vendita di Terni
Dell’Orefice (Cisl): se Carrefour accelera sul franchising rischia di diventare marginale per la casamadre
Rabatel: Carrefour fuori dalla crisi con più peso alle organizzazioni locali e processi aziendali più semplici
Carrefour accelera sul biologico: acquisiti 107 negozi di Bio c’ Bon per 60 milioni
Semestrale choc per Carrefour Italia: perde 100 milioni di ricavi. Cambio di passo o cessione?
Carrefour Italia, ennesimo cambio al vertice: via Lavinay, arriva Rabatel
In mezzo al guado: nel 2019 il fatturato di Carrefour Italia cala di 216 milioni
La grande crisi dell’iper: Carrefour taglia 20 mila mq. di superficie. In mobilità 580 addetti
Carrefour lascia la Cina: ora l’Italia non può permettersi altri passi falsi
Lascia un commento