2021 choc per il largo consumo: -8,1% delle vendite. Cali diffusi in tutti i reparti, food compreso

Milano 14 luglio 2020 – Un 2021 ultra-depresso per i consumi.
Le previsioni dell’istituto di ricerche di mercato Iri indicano che le vendite nel secondo semestre 2020 saranno in linea con lo stesso periodo del 2019 attestandosi a valore su un + 0,4%. Il primo semestre 2021 invece sconterà il confronto con la prima fase dell’epidemia registrando un calo del 8,1%. Con cali diffusi a tutti i reparti.
Secondo Iri, a partire dal secondo semestre del 2020 lo scenario della domanda di grocery sarà dominato dagli effetti dell’arretramento del reddito. I player della filiera del largo consumo torneranno ad investire sulle leve della convenienza per sostenere i volumi e per recuperare (o difendere) le posizioni perse (o acquisite) nella fase del lockdown.

Canali e formati distributivi
Dopo lo spostamento degli acquisti verso i formati di prossimità durante il periodo di lockdown, si sta assistendo già in Fase 3 ad un ritorno agli assetti pre-covid. In questo giocherà un ruolo fondamentale il dispiegamento delle leve di marketing fra cui in primis prezzi e promozioni. Invece non arretrerà il canale dell’e.commerce che consoliderà le posizioni acquisite durante la fase acuta della crisi sanitaria proseguendo la sua espansione.

Pasti fuori casa in casa
Questo è stato uno dei fattori principali alla base dell’impennata delle vendite retail nel corso della fase critica dell’epidemia. Con la riapertura di bar e ristoranti si sta assistendo (con ritardo) ad un graduale rientro del fenomeno.
Tuttavia i tempi saranno lunghi. Una quota significativa dei lavoratori si aspetta di continuare a lavorare da casa ancora a lungo e i consumatori mostrano ancora una certa riluttanza a frequentare assiduamente i locali pubblici. L’ipotesi di Iri è che lo scenario distributivo futuro continuerà ad assorbire quota parte della domanda alimentare altrimenti soddisfatta in bar e ristoranti.
Tenendo conto dei fattori sopra elencati, le previsioni di Iri indicano che le vendite nel
secondo semestre 2020 saranno in linea con lo stesso periodo del 2019 attestandosi a
valore su un + 0,4%.

Food, saldo zero
I reparti di alimentari e cura casa si prevedono in crescita a saldo 2020. Viceversa ci si
attende un calo diffuso a tutti i reparti per il 2021.
Si attende infine un calo della domanda a volume già nel saldo del 2020 per il pet care
e per il cura persona, i reparti che meno hanno partecipato al «paniere di emergenza»
durante la fase acuta della crisi sanitaria da coronavirus.

Per quanto concerne l’andamento degli acquisti nel canale online si prevede
un’ulteriore espansione. Le proiezioni di Iri indicano che l’e.commerce nel largo
consumo confezionato potrà raggiungere in un paio d’anni una quota non trascurabile
sul totale delle vendite agganciandosi agli standard di alcuni paesi europei dove il
fenomeno è più sviluppato.
In particolare nel solo 2021 gli acquisti nel canale digitale cresceranno del 95%, raggiungendo un giro di affari che raggiungerà quasi i 2,7 miliardi di euro.

e.scarci709@gmail.com

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