Milano 22 giugno 2020 – Lagfin, principale azionista di Campari, ha acquistato 30 milioni di azioni dagli investitori che hanno esercitato il diritto di recesso al prezzo di 8,376 euro per un controvalore teorico di 251 milioni.
L’operazione annunciata venerdì puntava ad acquistare fino a un massimo di 38 milioni di azioni recedute pari a circa il 3,2% del capitale sociale di Campari ad un prezzo di 8 euro per azione (il prezzo del recesso è di 8,376 euro).
Sulla base della differenza tra il prezzo di revoca e il prezzo di mercato dell’ultimo giorno di negoziazione ossia venerdì scorso (rispettivamente 8,376 e 7,712 euro) il costo associato alla liquidazione da parte di Campari di 8 milioni di azioni ritirate (pari a circa 5,3 milioni di euro alle condizioni di mercato dell’ultimo giorno di negoziazione giorno) dovrebbe essere significativamente inferiore al costo ritenuto tollerabile secondo le stime di Campari.
Lagfin ha aggiunto che acquisterà ulteriori 1,7 milioni di azioni al prezzo di 8 euro per azione e stima che il costo per Campari sarebbe ora di circa 5,3 milioni di euro.
“Lagfin si aspetta, quindi, che il trasferimento della sede legale di Campari nei Paesi Bassi possa essere completato”, ha scritto la holding della famiglia Garavoglia.
In vista del 26 giugno
Gli azionisti di Campari hanno approvato il piano del trasferimento della sede legale nel corso di una riunione a marzo, subordinatamente a determinate condizioni, e dovranno votare nuovamente in merito alla questione il 26 giugno. Gli azionisti che si oppongono al trasferimento della sede legale possono esercitare il diritto di recesso.
Il produttore di Aperol ha annunciato a febbraio il trasferimento della sede legale ad Amsterdam e l’introduzione del voto maggiorato, in una mossa volta ad aumentare le opportunità di fusione e acquisizione.
Il titolo Campari è scivolato dai 9 euro di febbraio ai 5,57 euro in piena pandemia ma oggi è risalito fino a 7,7 euro.
e.scarci709@gmail.com
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