Grana padano in caduta libera: i prezzi scivolano del 25% in un anno e produzione al massimo

Verona 22 giugno 2020 – Produzione al massimo storico e prezzi in picchiata dallo scorso autunno (quindi ben prima del covid-19).
Il Consorzio del Grana padano interviene tagliando la produzione del 3%, cercando sostegno negli enti caritatevoli attraverso i bandi Agea e acquistando 120 mila forme da novembre 2019 allo scorso marzo (il 5% della produzione) da portare a riserva 20 mesi e a riserva gold 24 mesi. Questo il quadro nel corso dell’assemblea straordinaria e ordinaria del Consorzio del Grana padano.

I prezzi del grana padano 9 mesi dal produttore, a giugno sono in calo di circa il 25% (pressoché lo stesso trend del Parmigiano reggiano) rispetto a 1 anno fa. Oggi a 6,17 euro/kg rispetto a 8 euro. La produzione mensile a maggio è stata di 505 mila forme e a marzo aveva raggiunto quota 527 mila. Nei primi 5 mesi la produzione è superiore del +4,3% rispetto all’analogo periodo del 2019.

A poco vale ricordare che l’anno scorso il prodotto Dop Grana padano è stato il più consumato al mondo con un totale di oltre 5,1 milioni di forme prodotte (+4,7% rispetto al 2018), di cui 2.051.125 destinate all’export (+4,38%).
L’assemblea di Verona ha sancito anche il termine della presidenza, dopo 21 anni, di Cesare Baldrighi.

Che anno il 2019
Il 2019 ha chiuso con una produzione complessiva di 5.164.759 forme (+4,7%), il 42% di formaggio marchiato esportato e un conseguente 58% consumato in Italia.
Con 2,05 milioni di forme, l’export è in crescita del +4,38%.
L’Europa, con circa1,7 milioni di forme assorbe quasi l’83% dell’export di Grana padano, +4,5%. La Germania, con un incremento del 5,6% si conferma il primo mercato per le esportazioni, con un totale di 549.562 forme.
Al secondo posto assoluto si conferma la Francia con 231 mila forme e un incremento del 4,44%. Il terzo posto spetta agli Stati Uniti che hanno fatto segnare un +9,04% pari a 167 mila forme.
Nello specifico delle aree geografiche, la provincia di Mantova con 28 caseifici ha prodotto il 29,3% del totale annuo, seguono Brescia con 29 caseifici e una produzione del 23%, Cremona con 9 caseifici il 17,3%; Piacenza con 20 caseifici l’11,3%. Il Veneto, poi, con 22 Caseifici (tenendo conto anche del latte veneto lavorato fuori Regione) ha raggiunto il 15,3%.

e.scarci709@gmail.com

I precedenti:

Grana Padano tocca il massimo storico di produzione ed export, ma ora i prezzi scendono

Giù del 40% i prezzi del parmigiano reggiano: il Consorzio ritira dal mercato il 9% della produzione

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Crea un sito web o un blog su WordPress.com

Su ↑